Passa ai contenuti principali

Gesù dodicenne

27/12/2009 Santa Famiglia, pensieri attorno a Gesù dodicenne.

Era la festa di pasqua, la dodicesima per il figlio di Giuseppe e Maria. Come consuetudine la famiglia e i parenti erano saliti a Gerusalemme per i riti. Trascorsi i giorni avevano preso la via del ritorno, la carovana si era rimessa in moto e nella confusione non si accorsero dell'assenza di Gesù.
Non è il caso di lanciarsi in giudizi morali sull'avvenimento e su quanto tempo ci misero a realizzare il fatto. Ci interessa registrare il segnale che Dio non si è dimenticato di questa coppia di nazaret e oggi, a distanza di dodici anni circa dall'annuncio e dalla nascita, torna a farsi vivo. Infatti come non leggere qualcosa di divino nei fatti che occorrono: un bimbo di dodici anni smarrito e solo nella città santa per tre lunghi giorni, ritrovato nel tempio fra i maestri e i dotti, asserisce di doversi occupare delle cose del padre.
Penso a Maria, forse in cuor suo aveva provato un pò di perplessità in questi dodici anni, ormai l'annuncio era lontano e di angeli nemmeno l'ombra. Solo quel figlio uguale in tutto e per tutto ad ogni altro bimbo. Ora quelle parole pronunciate nel tempio e la gente che si stupisce della sua intelligenza.
Davvero Dio è ancora con noi. L'Emmanuele lo chiameranno, questi i pensieri che martellan la mente di Maria. Colpi secchi ritmati come quelli del suo Giuseppe quando pianta i chiodi nel legno. Il suo Giuseppe, dodici anni di silenzio, un figlio non suo, eppure ancora lì al suo fianco. Davvero uomo giusto.

Scenderanno a Nazaret con il piccolo Gesù a loro sottomesso, il vangelo non registra altre "trovate" del figlio, ma quei tre giorni lasceranno un segno indelebile nella vita di Maria.
Tre giorni e tre notti nel ventre della terra l'adulto Gesù passerà, poi sua madre lo riavrà una volta per sempre. L'Emmanuele, il Dio con noi, ancora, per sempre, sarà.

Ale.

Commenti

Post popolari in questo blog

il profeta

A Nazaret in Galilea corre il nostro pensiero quando pensiamo all'infanzia di Gesù, ci ricordiamo meno che in quel luogo Gesù rivela la propria identità e di conseguenza la missione a lui affidata. La liturgia ce lo ricorda (condensando anni in una manciata di settimane), appena dopo la nascita, dopo la misteriosa scomparsa a Gerusalemme, il battesimo sul Giordano, Gesù torno in Galilea da profeta. Non più e non solo il figlio di Giuseppe, ma colui nel quale lo Spirito del Signore agisce, mandato ad annunziare ai poveri un lieto messaggio, ai prigionieri la liberazione, ai ciechi la vista, la libertà per gli oppressi. Gesù fa suo il passo del profeta Isaia e dice: io, figlio di Giuseppe, rispondo a pieno titolo a quanto annunciato da Isaia. Cosa accadde dopo questa rivelazione? Tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno, si levarono e lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù nel precipizio. Accad

Paura...

Ti tengo lontano perché mi sembra Tu voglia sconvolgere la mia vita. Dico mi sembra: leggo di Te, mi parlano di Te, talvolta io parlo di Te. Ti conosco per sentito dire e esigente è l'aggettivo che Ti descrive. Perdonami ho paura di Te. Lavoro, famiglia, impegni e desideri, tutto calcolato e programmato. Mi illudo lo so. Do per certo ciò che certo non è. Mi spaventa ciò che Tu mi potresti chiedere e allora non mi pongo al Tuo cospetto con sincerità, fingo come un bambino. Che sciocco che sono.

letture a voce alta

Tradurre un'idea in un'azione concreta necessita nella maggior parte dei casi di complici... Ora se i complici non si trovano, sara' colpa dell'incapacita' del promotore di stabilire alleanze o del fatto che l'idea e' priva di logica? Lasciando la domanda aperta scrivo l'idea... Lo spazio d'azione e' quello delle case di riposo, ma forse la cosa si puo' esportare in altri luoghi, si tratta di fondare un piccolo gruppo di volontari con la passione per la lettura a voce alta e di alternarsi con cadenza prefissata nell'intrattenimento degli ospiti della casa. Penso si possano leggere racconti brevi, ma anche quotidiani, o altro. (mentre scrivo la proposta scovo gia' un punto debole: "gruppo di volontari"...) Passo e chiudo, Aledigitale.