La terra trema, esibizione innocua ma di un certo effetto. La terra trema e il cuore con essa. Paura, smarrimento. Ti trovi alla soglia vestito di poco e ti scoprì più fragile di quel che pensavi, più illuso di quel che sapevi. Debolezza è l'arcano mistero inscritto nell'uomo dal suo creatore. Lo sai ma te ne ricordi solo ora, notte tempo, mal vestito, preoccupato che la terra tremi ancora. Preoccupato infondo che nella vita vi sia anche il dolore, vi trovi posto anche la morte. Cerchi ora quel creatore che dalla terra ti trasse e che ora ti rammenta che polvere sei, polvere ritornerai. Non è stato lui a far muovere la terra, né per disattenzione né con volontà, non è un dio distratto né sadico. Lui l'ha generata capace di cose grandiose, viva e pulsante quanto un animale, capace di "parlare" il linguaggio dei segni. Adamo ascolta, il Signore -dio della vita- parla sempre, le sue opere sono la sua bocca, non avere paura dei segni del cielo. Non avere paura, non si inganni il tuo cuore, "vieni" è il suo invito che vince gli elementi e rende innocua la morte perché non di quella si deve avere paura, ma di un tempo scialbo e dei giorni perduti.
A Nazaret in Galilea corre il nostro pensiero quando pensiamo all'infanzia di Gesù, ci ricordiamo meno che in quel luogo Gesù rivela la propria identità e di conseguenza la missione a lui affidata. La liturgia ce lo ricorda (condensando anni in una manciata di settimane), appena dopo la nascita, dopo la misteriosa scomparsa a Gerusalemme, il battesimo sul Giordano, Gesù torno in Galilea da profeta. Non più e non solo il figlio di Giuseppe, ma colui nel quale lo Spirito del Signore agisce, mandato ad annunziare ai poveri un lieto messaggio, ai prigionieri la liberazione, ai ciechi la vista, la libertà per gli oppressi. Gesù fa suo il passo del profeta Isaia e dice: io, figlio di Giuseppe, rispondo a pieno titolo a quanto annunciato da Isaia. Cosa accadde dopo questa rivelazione? Tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno, si levarono e lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù nel precipizio. Accad
Commenti
....Forse dovremo vivere ogni attimo della nostra vita come se dovessimo sempre partire e lasciare tutto lì. Allora tutto cambierebbe: e in questo modo ci preoccuperemo del bagaglio da portar via, non di quello che lasciamo
dany